La Legge sugli Investimenti 2024, che disciplina la concessione di aiuti di Stato per incentivare investimenti sostenibili, tecnologicamente avanzati e competitivi in Croazia. La legge si conforma pienamente alle normative europee, in particolare al Regolamento UE 651/2014 sulla compatibilità degli aiuti di Stato con il mercato interno.


1. Contesto normativo e finalità

La legge sugli investimenti 2024 è stata emanata per incentivare lo sviluppo economico della Croazia attraverso la concessione di aiuti di Stato a finalità regionale e per la formazione. Si basa sul Regolamento UE n. 651/2014, che disciplina la compatibilità di specifiche categorie di aiuti con il mercato interno, applicando gli articoli 107 e 108 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea).

Principali obiettivi della legge

  • Accelerare la crescita economica e l'integrazione della Croazia nei mercati internazionali.
  • Rafforzare la capacità di investimento delle imprese croate.
  • Promuovere la sostenibilità ambientale e la transizione verso un'economia climaticamente neutrale.
  • Sostenere la creazione di posti di lavoro qualificati e permanenti.
  • Garantire uno sviluppo equilibrato tra le regioni, riducendo il divario economico e sociale.

2. Beneficiari degli aiuti (Articolo 3)

I destinatari degli aiuti previsti dalla legge sono:

  1. Micro, piccole e medie imprese (PMI): In linea con i criteri definiti dall'Allegato I del Regolamento UE 651/2014.
  2. Grandi imprese: Ammissibili solo per investimenti specifici, come quelli iniziali per nuove attività economiche.

Requisiti per l’accesso agli aiuti

  • Registrazione presso il territorio della Repubblica di Croazia e status di contribuente dell’imposta sul reddito delle società.
  • Esclusione di soggetti con condanne definitive per reati economici.
  • Divieto di trasferire l’attività economica da un’altra regione dello Spazio Economico Europeo alla Croazia nei due anni precedenti la richiesta e per almeno due anni successivi alla conclusione del progetto.

3. Progetti di investimento ammissibili (Articolo 5)

Gli aiuti sono destinati a progetti di investimento che rispettano criteri di sostenibilità ambientale, avanzamento tecnologico e alto valore aggiunto. Le attività incentivabili comprendono:

  • Produzione e trasformazione: Investimenti che migliorano la capacità produttiva.
  • Ricerca e innovazione: Sviluppo di nuovi prodotti, tecnologie e processi produttivi.
  • Servizi ad alto valore aggiunto: Attività creative, progettazione, ingegneria industriale e altri servizi avanzati.
  • Transizione digitale ed ecologica: Progetti che favoriscono la digitalizzazione, l’automazione e la neutralità climatica.

Obiettivi specifici

  • Introduzione di attrezzature tecnologiche moderne.
  • Rafforzamento della competitività delle imprese sul mercato internazionale.
  • Aumento della produttività e creazione di nuovi posti di lavoro.
  • Bilanciamento dello sviluppo regionale attraverso incentivi mirati.

4. Tipologie di aiuti previsti

La legge prevede nove categorie principali di aiuti, adattate alle specifiche esigenze delle imprese e delle attività incentivabili.

4.1 Aiuti fiscali (Articoli 12-13)

Gli incentivi fiscali consistono in riduzioni dell’aliquota dell’imposta sul reddito delle società, proporzionali al volume degli investimenti e al numero di posti di lavoro creati:

  • Microimprese (investimenti ≥ 50.000 euro): Riduzione del 50% dell’imposta sul reddito per 5 anni, con almeno 3 nuovi posti di lavoro.

Investimenti maggiori:

  • 150.000 - 1.000.000 euro: Riduzione del 50% per 10 anni, con almeno 5 nuovi posti di lavoro.
  • 1 - 3 milioni di euro: Riduzione del 75% per 10 anni, con almeno 10 nuovi posti.
  • Oltre 3 milioni di euro: Riduzione del 100% per 10 anni, con almeno 15 nuovi posti.

4.2 Aiuti per i costi salariali dei nuovi posti di lavoro (Articolo 14)

  • Tasso di disoccupazione < 5%: Fino al 10% dei costi salariali, massimo 5.000 euro per posto.
  • Tasso tra 5% e 10%: Fino al 20%, massimo 10.000 euro.
  • Tasso > 10%: Fino al 30%, massimo 15.000 euro. I beneficiari devono mantenere i nuovi posti di lavoro per almeno 3 anni (PMI) o 5 anni (grandi imprese).

4.3 Aiuti per la formazione (Articolo 15)

Sono coperti i costi di formazione relativi a nuovi posti di lavoro:

  • Intensità standard del 50% dei costi, incrementabile fino al 70% per PMI e lavoratori con disabilità.
  • Costi ammissibili: spese per docenti, materiali di formazione, viaggi, ammortamento di strumenti e attrezzature.

4.4 Aiuti per attività strategiche (Articolo 16)

  • Sviluppo e innovazione: Introduzione di tecnologie avanzate, miglioramento dei processi produttivi e creazione di nuovi prodotti.
  • Servizi creativi: Design, architettura, media e promozione.
  • Transizione ecologica: Produzione di batterie, turbine eoliche, pompe di calore, ecc.

4.5 Aiuti per la valorizzazione di beni inattivi (Articolo 19)

  • Beni statali inutilizzati possono essere concessi gratuitamente per un periodo di 10 anni, a condizione che l’investitore realizzi un progetto del valore minimo di 3 milioni di euro e crei almeno 15 posti di lavoro.

4.6 Aiuti per la modernizzazione dei processi aziendali (Articolo 20)

  • Automazione, digitalizzazione e robotizzazione dei processi produttivi.

Riduzioni fiscali proporzionali all’investimento:

  • 500.000 - 1.000.000 euro: Riduzione del 50% per 10 anni.
  • 1 - 3 milioni di euro: Riduzione del 75% per 10 anni.
  • Oltre 3 milioni di euro: Riduzione del 100% per 10 anni.

5. Condizioni e requisiti

Durata minima dell'investimento

  • 5 anni per grandi imprese.
  • 3 anni per micro, piccole e medie imprese.

Cumulabilità degli aiuti

Gli aiuti possono essere cumulati con altri finanziamenti pubblici, a condizione che non superino i limiti di intensità definiti.

Settori esclusi

Gli aiuti non si applicano a determinati settori, tra cui:

  • Agricoltura primaria, pesca, trasporti, energia, turismo, edilizia, sanità e commercio.

6. Monitoraggio e sanzioni

  • Controllo contabile: Obbligo di separare le attività agevolate dalle altre.
  • Sanzioni: In caso di violazione delle condizioni (es. mancato mantenimento degli investimenti), gli aiuti saranno revocati e dovranno essere restituiti con interessi.

7. Fondo di finanziamento (Articolo 21)

Gli aiuti sono finanziati dal bilancio statale della Croazia, con risorse gestite dal Ministero dell’Economia. I fondi annuali sono limitati a 150 milioni di euro.


Conclusione

La "Legge sugli Investimenti 2024" è un quadro normativo articolato, finalizzato a stimolare investimenti strategici, promuovere la sostenibilità e rafforzare la competitività delle imprese croate. La sua struttura complessa, che include vari livelli di incentivi e categorie di beneficiari, permette di indirizzare gli aiuti verso progetti ad alto impatto economico, tecnologico e sociale.

In particolare, le aziende croate possono beneficiare delle seguenti percentuali di cofinanziamento per le regioni in transizione (indice di sviluppo tra il 75% e il 90% della media UE):

  • Micro e piccole imprese: Cofinanziamento massimo fino al 60%.
  • Medie imprese: Cofinanziamento massimo fino al 50%.
  • Grandi imprese: Cofinanziamento massimo fino al 40%.