Nel diritto del lavoro croato, l’indennità di fine rapporto in croato otpremnina è un’indennità economica che il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore quando il contratto si risolve per sua iniziativa e senza responsabilità del lavoratore. Introdotta formalmente con la riforma della legge sul lavoro (Zakon o radu) entrata in vigore il 1° gennaio 2023, essa ha lo scopo di offrire un sostegno economico a chi perde il lavoro per motivi oggettivi e indipendenti dalla propria volontà.
Un cambiamento importante nella legge
La Legge sul lavoro ha chiarito in modo inequivocabile che l’otpremnina ha una funzione protettiva e sociale. Serve a compensare il lavoratore che perde l’impiego a causa, ad esempio, di ristrutturazioni aziendali, crisi economiche, soppressione del posto o perdita della capacità lavorativa. È prevista anche nei casi di fallimento dell’impresa, seppure in forma ridotta.
Al contrario, non è dovuta in caso di dimissioni volontarie, licenziamento per colpa grave, pensionamento o accordo consensuale di risoluzione del rapporto.
Requisiti per maturare il diritto
Il lavoratore ha diritto all’otpremnina se:
• ha maturato almeno due anni consecutivi di lavoro presso lo stesso datore;
• è stato licenziato per motivi oggettivi, e non per colpa propria.
È importante sapere che anche i periodi di assenza giustificata (ferie, malattia, maternità) contano ai fini dell’anzianità lavorativa.
Calcolo e obblighi del datore di lavoro
L’importo minimo dell’otpremnina è stabilito per legge: un terzo della media delle ultime tre retribuzioni mensili lorde per ogni anno di servizio.
• Il massimo previsto è pari a sei mensilità, salvo condizioni più favorevoli previste da regolamenti aziendali o contratti collettivi.
• La media retributiva comprende anche premi, straordinari e indennità varie.
• Il datore ha l’obbligo di fornire un prospetto scritto entro 15 giorni dalla cessazione e di pagare l’otpremnina entro l’ultimo giorno lavorativo.
Mancato pagamento o errori possono comportare interessi legali e sanzioni amministrative fino a oltre 13.000 euro.
Regime fiscale: cosa è esente e cosa no
L’otpremnina è parzialmente esente da imposte, ma solo entro i seguenti limiti:
Motivo del licenziamento Esenzione fiscale
Riorganizzazione o motivi economici fino a 960 € per anno di lavoro
Malattia professionale o infortunio fino a 1.200 € per anno
Pensionamento fino a 1.500 € (importo fisso)
Tutti gli importi eccedenti sono tassati come normale reddito da lavoro. Inoltre, se l’otpremnina è prevista nell’ambito di una risoluzione consensuale, non si applica alcuna esenzione.
Perché l’otpremnina è importante
Questo istituto garantisce protezione e dignità al lavoratore, e impone al datore di lavoro una gestione più responsabile dei licenziamenti. Non si tratta solo di un costo o di un obbligo legale, ma anche di uno strumento di equità e reputazione aziendale.
Per gestire correttamente l’otpremnina, è essenziale:
• pianificare con cura le cessazioni,
• formare il personale HR,
• collaborare con consulenti legali e fiscali.
Conclusione
L’otpremnina è molto più di una semplice liquidazione. È un indicatore della qualità delle relazioni di lavoro e del rispetto dei diritti fondamentali del dipendente. La sua corretta applicazione non solo tutela il lavoratore, ma previene contenziosi e rafforza la compliance dell’azienda.
Se avete delle curiosità o volete porre delle domande non esitate a scriverci !