Il lavoro tramite agenzie interinali rappresenta una forma occupazionale flessibile, regolamentata dalla legge sul lavoro croata e pienamente armonizzata con il diritto dell'Unione Europea. È una modalità sempre più rilevante per rispondere alle necessità di flessibilità del mercato del lavoro. A differenza del rapporto di lavoro tradizionale, il lavoro interinale si basa su una struttura trilaterale, che coinvolge:
- L'agenzia interinale come datore di lavoro formale.
- Il lavoratore assegnato, che svolge mansioni temporanee.
- L'utente, che beneficia direttamente delle prestazioni lavorative.
Questa modalità consente ai datori di lavoro di ottenere forza lavoro in maniera dinamica, senza dover assumere direttamente i lavoratori. Al contempo, i lavoratori trovano opportunità temporanee, pur essendo formalmente dipendenti dell'agenzia interinale.
2. Aspetti normativi fondamentali
2.1 Definizione normativa e peculiarità
La legge croata definisce il lavoro interinale come un rapporto trilaterale in cui un lavoratore viene ceduto dall'agenzia a un utente per svolgere un'attività temporanea. Questa struttura consente all'utente di beneficiare del lavoro senza essere direttamente responsabile come datore di lavoro, mentre l'agenzia rimane il datore di lavoro formale.
2.2 Obiettivi normativi
Le norme puntano a:
- Garantire la tutela dei lavoratori assegnati.
- Regolamentare l'attività delle agenzie interinali.
- Prevenire abusi nel mercato del lavoro, come il lavoro nero o la "cessione occulta" di lavoratori.
2.3 Ambito di applicazione delle agenzie
Le agenzie di lavoro interinale sono autorizzate a:
- Eseguire assegnazioni di lavoratori a utenti per attività temporanee.
- Svolgere attività di orientamento professionale, formazione e intermediazione lavorativa, previa autorizzazione specifica.
Le agenzie operano sotto il codice NKD 78.20, che le inserisce nel settore delle attività amministrative e di supporto.
3. Costituzione e registrazione delle agenzie
3.1 Processo di istituzione
Le agenzie possono essere costituite sotto diverse forme giuridiche (d.o.o., j.d.o.o., o imprese artigiane), rispettando le disposizioni della Legge sulle società e della Legge sull'artigianato. È obbligatoria l'iscrizione presso il Ministero del Lavoro, che rilascia un numero di registrazione ufficiale.
3.2 Requisiti specifici
- Certificazione ufficiale per operare come agenzia interinale.
- Adempimento di tutte le formalità legali relative alla costituzione aziendale.
Rispetto ad altri paesi europei, il processo di registrazione è semplice e rapido, incentivando la costituzione di nuove agenzie.
4. Contratti nel lavoro interinale
4.1 Contratto di assegnazione dei lavoratori
Tra agenzia e utente, deve includere:
- Numero di lavoratori richiesti.
- Durata dell'assegnazione.
- Tipo di mansioni e luogo di lavoro.
- Retribuzione prevista e modalità di calcolo.
Per assegnazioni all'estero, il contratto deve anche indicare:
- Legislazione applicabile.
- Diritti del lavoratore e obbligo di rimpatrio.
Alcune limitazioni vietano l'uso del lavoro interinale per sostituire lavoratori in sciopero, per mansioni ad alto rischio senza adeguata preparazione, o per eludere procedure di licenziamento collettivo.
4.2 Contratto di lavoro tra agenzia e lavoratore
Il contratto con il lavoratore assegnato può essere a tempo determinato o indeterminato, includendo informazioni aggiuntive come:
- Finalità di assegnazione.
- Obblighi dell'agenzia durante l'assegnazione.
5. Durata delle assegnazioni
Il limite massimo di assegnazione continuativa è di tre anni, salvo eccezioni (ad esempio, progetti UE o sostituzione di lavoratori assenti). Una pausa inferiore a tre mesi non interrompe la continuità del periodo. Dopo tre anni, l'agenzia deve assegnare un diverso lavoratore per lo stesso ruolo o rispettare un intervallo di sei mesi prima di un'eventuale riassegnazione.
6. Obblighi delle parti coinvolte
6.1 Obblighi delle agenzie
- Garantire condizioni di lavoro conformi alle normative.
- Versare retribuzioni regolari, anche nei periodi di inattività.
- Non addebitare alcun costo ai lavoratori per l'assegnazione.
6.2 Obblighi degli utenti
- Assicurare pari trattamento tra lavoratori interinali e dipendenti diretti.
- Informare annualmente i rappresentanti dei lavoratori sull'uso dei lavoratori interinali.
- Mantenere condizioni di lavoro dignitose e rispettare le normative sulla sicurezza.
7. Controlli e sanzioni
L'Ispettorato del lavoro monitora le agenzie interinali per garantire il rispetto delle normative. Le violazioni, come la cessione non autorizzata di lavoratori, sono sanzionate con multe che possono superare i 13.000 euro. Particolare attenzione è posta nel prevenire la "cessione occulta", spesso mascherata da esternalizzazioni.
8. Statistiche e trend del lavoro interinale
8.1 Dati del 2023
- Agenzie registrate: 622 (+228 rispetto all'anno precedente).
- Lavoratori assegnati: 18.682 (+9% rispetto al 2022).
- Numero di incarichi: 25.477.
Nonostante la crescita delle agenzie, molte non svolgono attività effettiva, con oltre il 60% che non ha registrato assegnazioni nel 2023.
8.2 Evoluzione storica
Il numero di lavoratori interinali ha subito un calo durante la pandemia, ma sta gradualmente recuperando, anche se non ha ancora raggiunto i livelli del 2019.
9. Operatività delle agenzie straniere e impiego di lavoratori internazionali
9.1 Operatività delle agenzie straniere in Croazia
La legislazione croata, armonizzata con il diritto europeo, prevede che le agenzie straniere possano operare nel paese nel rispetto di regole precise, garantendo parità di condizioni con quelle nazionali, ma con alcuni vincoli significativi.
9.1.1 Requisiti per l'operatività
Le agenzie straniere possono operare solo se:
- Registrano una filiale in Croazia, secondo le disposizioni della Legge sulle società o della Legge sull’artigianato. La registrazione è obbligatoria per l’esercizio continuativo e permanente delle attività.
- Forniscono servizi in modalità transfrontaliera solo in maniera temporanea e occasionale, per un massimo di 18 mesi. Questa attività è regolata dalla legge sul distacco dei lavoratori nella Repubblica di Croazia e deve rispettare i limiti e i requisiti stabiliti.
9.1.2 Distacco temporaneo
Il distacco di lavoratori da parte di agenzie straniere rientra nel quadro della prestazione temporanea di servizi transfrontalieri. Questo significa che:
- L’agenzia straniera non necessita di una registrazione come entità croata se il servizio è limitato nel tempo e circoscritto a progetti specifici.
- Il lavoratore distaccato mantiene i diritti previsti dal paese di origine, salvo che le condizioni croate non risultino più favorevoli.
9.1.3 Divieti e restrizioni
- Le agenzie straniere non possono operare in modo permanente senza una filiale registrata.
- È vietato il fenomeno della "doppia assegnazione": un’agenzia straniera non può inviare un lavoratore tramite un’agenzia interinale croata a un terzo datore di lavoro. Questo evita pratiche elusive della normativa croata ed europea, come il trasferimento di responsabilità tra più soggetti.
9.2 Impiego di lavoratori internazionali (da paesi terzi)
L’assunzione di lavoratori da paesi terzi (non membri dell’UE o dello Spazio Economico Europeo - SEE) è una pratica sempre più diffusa in Croazia, vista la crescente domanda di forza lavoro in settori specifici. Tuttavia, le agenzie interinali e i datori di lavoro devono rispettare una serie di normative stringenti.
9.2.1 Quadro normativo
L’impiego di cittadini di paesi terzi è regolato dalla Legge sugli stranieri, che stabilisce:
- Le condizioni di ingresso, soggiorno e lavoro per i cittadini non appartenenti all’UE/SEE.
- I requisiti che le agenzie interinali devono soddisfare per ottenere permessi di soggiorno e lavoro per i lavoratori stranieri.
9.2.2 Procedura per l'assunzione
Le agenzie interinali, in qualità di datori di lavoro, devono:
- Ottenere un parere positivo dal Servizio Croato per l’Impiego (CES), che verifica la conformità con le condizioni richieste.
- Garantire che l’agenzia sia regolarmente registrata e in attività in Croazia.
- Soddisfare specifici requisiti, tra cui:
- Essere in regola con il pagamento di contributi e imposte.
- Aver assunto almeno un cittadino croato o SEE a tempo pieno nei sei mesi precedenti.
- Mantenere un rapporto minimo tra lavoratori locali e stranieri: almeno 1 lavoratore locale ogni 4 stranieri.
9.2.3 Documentazione richiesta
Per ottenere il permesso di soggiorno e lavoro per un cittadino di un paese terzo, l’agenzia deve presentare:
- Un contratto di lavoro che specifichi il ruolo e le condizioni di impiego.
- Un contratto di assegnazione tra agenzia e utente, che dettagli le mansioni e il luogo di lavoro.
- Prova del rispetto delle condizioni del mercato del lavoro, incluso il risultato del test del mercato del lavoro (che verifica se vi sono lavoratori locali disponibili per il ruolo).
9.2.4 Ruolo del beneficiario
Anche il datore di lavoro effettivo (utente) è soggetto a verifiche. Deve dimostrare:
- Di rispettare i requisiti legali per assumere lavoratori stranieri.
- Di garantire condizioni di lavoro conformi alla normativa croata.
9.2.5 Settori principali
L’impiego di lavoratori stranieri tramite agenzie interinali è particolarmente diffuso in settori come:
- Costruzioni.
- Ristorazione e turismo.
- Industria manifatturiera.
9.3 Parità di trattamento e diritti dei lavoratori internazionali
Tutti i lavoratori internazionali, sia distaccati da agenzie straniere sia assunti localmente, devono essere trattati in maniera equa e conforme alla normativa croata. Questo include:
- Retribuzione e condizioni di lavoro equivalenti a quelle dei lavoratori croati.
- Rispetto dei diritti alla sicurezza e alla salute sul lavoro.
- Parità nell’accesso alle prestazioni sociali e lavorative.
9.4 Sfide e problematiche legate all’internazionalizzazione
Nonostante il quadro normativo sia chiaro, permangono alcune criticità:
- Pratiche elusive: alcune aziende tentano di aggirare i requisiti legali, ad esempio attraverso esternalizzazioni che nascondono il reale rapporto di lavoro.
- Controllo insufficiente: la supervisione del distacco transfrontaliero richiede un monitoraggio più rigoroso per evitare abusi.
- Disparità nell’applicazione delle regole: la complessità burocratica può portare a interpretazioni differenti da parte delle autorità competenti.
Conclusioni specifiche sul punto 9
Il sistema croato per la gestione delle agenzie straniere e l’impiego di lavoratori internazionali è ben strutturato, ma necessita di:
- Un potenziamento dei controlli per prevenire abusi, soprattutto nel distacco transfrontaliero.
- Una semplificazione delle procedure per attrarre lavoratori stranieri qualificati, senza sacrificare la tutela dei lavoratori locali.
Questa tematica è cruciale per garantire che il lavoro interinale contribuisca positivamente al mercato del lavoro croato, rispettando gli standard elevati imposti dalla normativa UE e nazionale.
10. Conclusioni e sfide future
Il lavoro interinale in Croazia è ben regolamentato e risponde agli standard europei. Tuttavia, emergono alcune problematiche:
- La crescita del numero di agenzie non è accompagnata da un equivalente aumento dei lavoratori assegnati.
- Persistono tentativi di eludere la normativa, specialmente attraverso esternalizzazioni non conformi.
Prospettive future:
- Un monitoraggio più rigoroso potrebbe migliorare la protezione dei lavoratori.
- Promuovere un utilizzo più diffuso del lavoro interinale potrebbe aiutare a soddisfare le esigenze del mercato del lavoro croato, mantenendo alti standard di tutela per i lavoratori.