Con le disposizioni modificate della Legge sulle tasse locali è stato abolito l’addizionale comunale che è calcolato in forma di sovrattassa nella misura tra 1% e 18%. Per compensare la perdita dei ricavi per le città e i comuni, è stata data la possibilità agli stessi di prescrivere autonomamente l’aliquota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche nel range che va da 15% a 23,60% per la base imponibile fino a 4.200,00 euro al mese e l’aliquota più alta che viene calcolata sull’imponibile mensile che va oltre 4.200,00 euro al mese nel range che va da 25% a 34,50%.

Qualora il comune o la città non dovesse emanare la delibera relativa alle aliquote, verranno applicati i tassi del 20% e 30%.

La quota non imponibile mensile sale dagli attuali 530,90 euro a 560,00 euro e variano anche i coefficienti per il calcolo delle quote non imponibili per le persone che il contribuente fiscale ha a carico (ad esempio per primo figlio dagli attuali 232,27 a 280,00 euro, secondo figlio dai attuali 331,81 euro a 392,00 euro.

La soglia fiscale per il calcolo dell'imposta sul reddito con l'aliquota più basa sale da 3.981,68euro al mese a 4.200,00 euro (annualmente da 47.780,28 euro a 50.400,00 euro).

Le modifiche previste non influiscono sul costo di lavoro, ma aumentano il netto in busta paga che percepirà il dipendente.

Dalle informazioni disponibili, la Città di Fiume prescriverà le aliquote fiscali del 22,4% e 33,6%, il che, per un lavoratore residente a Fiume con due figli a carico e paga lorda di 1.590,00 euro, a livello mensile porterà la paga netta maggiore per 31,05 euro.

Per la prima volta nella legislazione croata è stata introdotta la mancia come categoria da dichiarare e tassare se l'importo ricevuto va oltre la soglia prevista (verrà determinata in seguito). Datori di lavoro devono inviare all'Ufficio delle entrate l'importo della mancia insieme con la fiscalizzazione dello scontrino e tassare con l'aliquota del 20% solo nel caso quando l'importo supera la soglia.

Vista l'abolizione del addizionale comunale, le aliquote di imposta su certe categorie di redditi aumentano, come ad esempio:

Aliquote a partire dal 2024

Reddito derivante dagli affitti   passa dal 10% (2023) al 12% (2024)

Reddito dai diritti patrimoniali passa dal 20% (2023) al 24% (2024)

Reddito dall'alienazione degli immobili passa dal 20% (2023) al 24% (2024)

Reddito da interessi passa dal 10% (2023) al 12% (2024)

Reddito da dividendi passa dal 10% (2023) al 12% (2024)