CONTESTO NORMATIVO E FINALITÀ
La Legge croata sull'imposta minima globale sulle società, promulgata il 20 dicembre 2023 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2024, recepisce la Direttiva (UE) 2022/2523 del Consiglio, che garantisce un livello minimo globale di imposizione fiscale sui gruppi di imprese multinazionali (MNE) e sui grandi gruppi nazionali. Essa attua il secondo pilastro del progetto BEPS 2.0 dell'OCSE, volto a contrastare l'erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili verso giurisdizioni a fiscalità privilegiata.
AMBITO DI APPLICAZIONE
La legge si applica alle entità costitutive di gruppi multinazionali o grandi gruppi nazionali con un fatturato annuo consolidato di almeno 750 milioni di euro in almeno due degli ultimi quattro esercizi fiscali. Sono esentate specifiche entità, quali:
• Organismi di diritto pubblico
• Organizzazioni internazionali
• Organizzazioni senza scopo di lucro
• Fondi pensione e fondi di investimento (in taluni casi)
ELEMENTI CENTRALI DELLA DISCIPLINA
Aliquota minima effettiva
È fissata al 15% l'aliquota minima effettiva dell'imposizione sugli utili delle entità costitutive. Se l'aliquota effettiva in una giurisdizione è inferiore, si attivano meccanismi correttivi per colmare il divario.
Strumenti di attuazione
La legge introduce tre strumenti complementari:
• Regola dell'inclusione degli utili (IIR - Income Inclusion Rule): impone alla società madre capogruppo di versare un'imposta supplementare per le entità del gruppo situate in giurisdizioni a bassa imposizione.
• Regola sugli utili sottotassati (UTPR - Undertaxed Profit Rule): applicata quando la IIR non è operativa; consente alle entità del gruppo in Croazia di assoggettare a imposta la loro quota parte di utili non adeguatamente tassati altrove.
• Imposta supplementare nazionale qualificata (QDMTT): consente alla Croazia di riscuotere direttamente l'imposta supplementare sulle entità domestiche con bassa imposizione, evitando la tassazione da parte di Stati esteri secondo la IIR.
Calcolo dell'imposta supplementare
L'imposta supplementare è calcolata come la differenza tra il 15% dell'utile qualificante e l'imposta effettivamente corrisposta. Il calcolo si basa su:
• Risultato contabile netto rettificato (utile qualificante)
• Imposte coperte e imposte rimborsabili
• Esclusione dell'utile sostanziale (substance carve-out), proporzionale a:
o Numero di dipendenti a tempo pieno
o Valore contabile netto delle attività materiali
Localizzazione e residenza fiscale
La legge disciplina in dettaglio i criteri per determinare la residenza fiscale delle entità costitutive, comprese quelle trasparenti e le stabili organizzazioni. In caso di doppia residenza, prevalgono le convenzioni contro le doppie imposizioni o, in mancanza, si applicano criteri sussidiari.
Coordinamento internazionale
La normativa prevede criteri per evitare la doppia imposizione e per garantire il coordinamento con analoghe misure estere. Se l'imposta è già versata in altro Stato membro o Paese terzo secondo norme equivalenti, è riconosciuto un credito o si evita l'imposizione ulteriore.
Obblighi dichiarativi e adempimenti
Le entità obbligate devono presentare:
• Una dichiarazione delle informazioni fiscali supplementari
• Una dichiarazione per il pagamento dell'imposta supplementare I termini, le modalità e i modelli sono stabiliti da regolamento del Ministro delle Finanze.
AUTORITÀ COMPETENTI E VIGILANZA
L'amministrazione tributaria croata è l'autorita competente per l'applicazione della legge, inclusa la determinazione, la riscossione, il controllo e l'esecuzione coattiva dell'imposta supplementare. Essa agisce in conformità con la normativa generale sulla procedura tributaria e sulle sanzioni amministrative.
Sono previste misure di collaborazione tra autorità fiscali, sia a livello nazionale sia internazionale, per garantire la corretta applicazione della normativa. L'amministrazione può inoltre richiedere scambi automatici e spontanei di informazioni con altre giurisdizioni secondo i trattati fiscali multilaterali e bilaterali.
In caso di violazioni, omissioni o inadempimenti, sono applicabili sanzioni pecuniarie, come previsto dalla normativa generale in materia di infrazioni fiscali. Le controversie possono essere impugnate mediante ricorso amministrativo e, in seguito, giurisdizionale, secondo le regole del diritto tributario croato.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
La legge sull'imposta minima globale rappresenta una riforma strutturale del sistema fiscale croato e lo allinea alle migliori pratiche internazionali, in particolare a quelle dell'OCSE e dell'Unione Europea. Essa mira a ridurre drasticamente le pratiche di pianificazione fiscale aggressiva e a contrastare il fenomeno della competizione fiscale dannosa tra Stati.
Per le imprese croate appartenenti a gruppi internazionali, la normativa comporta oneri significativi in termini di adeguamento contabile, conformità dichiarativa e responsabilità gestionali. Tuttavia, può anche rappresentare un'opportunità strategica: se la Croazia riesce a garantire condizioni certe, trasparenza procedurale e un sistema QDMTT efficiente, può trattenere localmente il gettito derivante dalla tassazione supplementare, offrendo così un vantaggio competitivo rispetto ad altre giurisdizioni.
Dal punto di vista operativo, è imprescindibile che le imprese valutino attentamente:
• la struttura dei propri gruppi;
• la localizzazione delle entità e delle funzioni aziendali;
• l'adeguatezza dei sistemi contabili e informativi;
• le implicazioni sui bilanci consolidati;
• le opportunità di ottimizzazione fiscale nel nuovo quadro normativo.
La normativa impone dunque una nuova cultura di responsabilità fiscale e una revisione critica delle strategie di internazionalizzazione e gestione societaria.