Le fatture elettroniche sono documenti digitali che stanno diventando sempre più comuni e obbligatori nei rapporti commerciali sia tra imprese che tra imprese e pubblica amministrazione. Questo cambiamento è parte di un più ampio sforzo per digitalizzare l'economia e migliorare l'efficienza e la trasparenza fiscale. Le fatture elettroniche consentono la gestione automatica dei dati, riducendo errori e semplificando i processi contabili.

La fatturazione elettronica è stata introdotta obbligatoriamente nel settore B2G (Business to Government) in vari stati membri dell'Unione Europea (UE) con la direttiva 2014/55/UE. La direttiva ha stabilito che le amministrazioni pubbliche devono essere in grado di ricevere e processare fatture elettroniche. Questo obbligo è stato esteso in molti paesi e ora si stanno compiendo passi per estendere l'obbligo anche alle transazioni B2B (Business to Business).

Proposte Legislative e Direttive dell'UE

L'8 dicembre 2022, la Commissione Europea ha pubblicato un pacchetto di proposte legislative sull'IVA nell'era digitale. Questo pacchetto fa parte del piano d'azione 2020 della Commissione e include la proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune dell'IVA. La proposta prevede diverse modifiche riguardanti le fatture elettroniche.

La relazione del Parlamento Europeo sulla proposta di direttiva, pubblicata il 31 ottobre 2023, ha accolto la proposta della Commissione con alcune modifiche. Tra queste modifiche, alcune riguardano specificamente le fatture elettroniche, richiedendo alla Commissione di adeguare la sua proposta.

Stato delle Fatture Elettroniche nella Repubblica di Croazia

Attualmente, in Croazia, le fatture elettroniche sono obbligatorie solo nel settore degli appalti pubblici. Questo obbligo è stato introdotto con la legge sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici, che recepisce la direttiva 2014/55/UE. Dal 1° dicembre 2018, le amministrazioni pubbliche devono ricevere fatture elettroniche, e dal 1° luglio 2019, devono anche emettere fatture elettroniche.

Le fatture elettroniche devono essere emesse in un formato strutturato che consente l'elaborazione automatica. In Croazia, questo formato è l'XML. La legge sulla fatturazione elettronica assegna all'Agenzia Finanziaria (FINA) il ruolo di intermediario centrale per lo scambio di fatture elettroniche. Altri intermediari devono collegarsi alla piattaforma centrale di FINA per lo scambio delle fatture.

Normativa Fiscale Croata

La legge sull'IVA e l'ordinanza sull'IVA della Croazia specificano le condizioni che devono essere soddisfatte per l'emissione e la ricezione di fatture elettroniche. Queste condizioni includono l'autenticità dell'origine, l'integrità del contenuto e la leggibilità della fattura. Inoltre, il destinatario della fattura deve dare il consenso per ricevere la fattura in forma elettronica.

Il consenso può essere dato esplicitamente o implicitamente, attraverso l'elaborazione o il pagamento della fattura. Tuttavia, la legge sulle modifiche alla legge generale sulle imposte, entrata in vigore il 1° gennaio 2019, permette l'emissione di fatture elettroniche a meno che il destinatario non rifiuti esplicitamente.

IVA nell'Era Digitale

La direttiva IVA attuale richiede agli Stati membri di accettare come fatture tutti i documenti o messaggi, sia in forma cartacea che elettronica. Tuttavia, l'uso delle fatture elettroniche è subordinato al consenso del destinatario. Per introdurre l'obbligo di fatturazione elettronica nelle transazioni B2B, gli Stati membri devono ottenere una deroga dalla Commissione Europea.

Questa deroga viene concessa per un periodo determinato e può essere prorogata se necessario. I vantaggi della fatturazione elettronica includono la riduzione dei costi, l'aumento della produttività, la maggiore trasparenza, la riduzione degli errori e la semplificazione dell'archiviazione delle fatture. Inoltre, le autorità fiscali possono utilizzare le informazioni sulle transazioni per rilevare frodi ed evasione fiscale.

Proposta di Direttiva del Consiglio

La proposta di direttiva del Consiglio prevede la modifica dell'articolo 218 della direttiva IVA per rendere la fatturazione elettronica il sistema standard di fatturazione. Le fatture cartacee saranno consentite solo in casi eccezionali autorizzati dagli Stati membri. Inoltre, la definizione di fattura elettronica sarà allineata a quella della direttiva 2014/55/UE, includendo solo le fatture emesse, inviate e ricevute in un formato elettronico strutturato.

La relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento Europeo ha suggerito ulteriori modifiche, tra cui la possibilità per le micro e piccole imprese di utilizzare standard nazionali riconosciuti, oltre a quelli previsti dalla direttiva 2014/55/UE.

Introduzione di Misure Speciali nei Paesi Membri dell'UE

Alcuni Stati membri dell'UE hanno ottenuto l'autorizzazione per introdurre misure speciali che obbligano la fatturazione elettronica nelle transazioni B2B. Queste misure speciali derogano agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA, permettendo l'emissione di fatture elettroniche senza il consenso del destinatario.

Italia

L'Italia è stata il primo Stato membro a ottenere una deroga per l'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria nelle transazioni B2B. La misura è stata introdotta il 1° luglio 2018 e prorogata fino al 31 dicembre 2024. L'Italia ha riportato significativi benefici fiscali, con un aumento della raccolta dell'IVA e una riduzione del divario IVA. Nel 2021, l'Italia ha registrato una riduzione del divario IVA di 10 punti percentuali rispetto al 2020, il calo più significativo tra gli Stati membri dell'UE.

Francia

La Francia ha ottenuto una deroga per introdurre gradualmente l'obbligo di fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. L'obbligo sarà introdotto progressivamente in base alle dimensioni delle imprese, iniziando dalle grandi imprese nel 2024 e terminando con le piccole e medie imprese nel 2026. La Francia prevede che l'introduzione della fatturazione elettronica comporterà benefici significativi per le imprese, stimati in circa 45 miliardi di euro all'anno.

Polonia, Romania e Germania

La Polonia ha ottenuto una deroga per introdurre la fatturazione elettronica obbligatoria dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. La Romania ha ottenuto una deroga simile, con l'obbligo di fatturazione elettronica che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. La Romania prevede che l'introduzione della fatturazione elettronica ridurrà il divario IVA di almeno 5 punti percentuali entro il 2026.

La Germania ha ottenuto una deroga per introdurre la fatturazione elettronica obbligatoria dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027. La misura si applica a tutti i soggetti passivi stabiliti in Germania e mira a migliorare la raccolta dell'IVA e ridurre l'evasione fiscale.

Progetto della Repubblica di Croazia

Nel settembre 2023, la Repubblica di Croazia ha presentato una richiesta alla Commissione Europea per l'introduzione di una misura speciale che obblighi l'emissione di fatture elettroniche per le transazioni B2B a partire dal 1° gennaio 2026. La Croazia sta attualmente preparando l'introduzione di questo obbligo attraverso il progetto "Implementazione di un sistema per il pagamento senza contanti tramite fatture elettroniche con archivio elettronico integrato e contabilità online avanzata nel sistema IVA".

Questo progetto mira a creare un sistema di fiscalizzazione delle fatture emesse nel segmento B2B, integrando un archivio elettronico e un sistema di contabilità online avanzata. Il sistema offrirà numerosi vantaggi, tra cui la semplificazione delle dichiarazioni fiscali, la riduzione del numero di moduli richiesti, l'accuratezza degli obblighi fiscali e la trasparenza delle operazioni commerciali.

Conclusione

L'estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica al segmento B2B rappresenta un importante passo avanti nella digitalizzazione delle procedure fiscali nell'Unione Europea. Gli Stati membri che hanno già introdotto o stanno per introdurre l'obbligo di fatturazione elettronica nel segmento B2B hanno riportato significativi benefici in termini di aumento della raccolta fiscale, riduzione del divario IVA e semplificazione delle procedure amministrative.

La Croazia è in procinto di seguire l'esempio di altri Stati membri, con l'obiettivo di introdurre l'obbligo di fatturazione elettronica B2B entro il 2026. Questo cambiamento richiederà preparativi significativi, ma offrirà benefici a lungo termine per l'economia croata, migliorando l'efficienza fiscale e riducendo l'evasione fiscale.

In definitiva, la fatturazione elettronica obbligatoria nel segmento B2B è destinata a diventare una pratica comune in tutta l'Unione Europea, contribuendo a creare un sistema fiscale più trasparente, efficiente e moderno.

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