Il periodo di preavviso nella risoluzione dei rapporti di lavoro in Croazia

Introduzione

Il periodo di preavviso, disciplinato dalla Legge sul Lavoro (ZR) in Croazia, è un elemento cardine nel processo di risoluzione dei rapporti di lavoro. Esso garantisce una transizione ordinata per entrambe le parti, consentendo al lavoratore di trovare nuove opportunità e al datore di lavoro di gestire la riorganizzazione interna. Il documento in analisi esamina dettagliatamente i meccanismi normativi e procedurali del preavviso, affrontando questioni legali, eccezioni, interpretazioni giurisprudenziali e casi pratici.

Scopo del Preavviso

Il preavviso assolve due funzioni principali:

  1. Protezione del lavoratore, che ha il diritto di essere informato tempestivamente sulla cessazione del rapporto per pianificare il proprio futuro professionale.
  2. Tutela del datore di lavoro, che può utilizzare il periodo per trovare un sostituto o riorganizzare l'attività aziendale.

Modalità di Risoluzione del Contratto di Lavoro

1. Cause Naturali e Circostanze Speciali

La risoluzione del rapporto può avvenire in seguito a eventi naturali o circostanze specifiche, come:

  • Decesso del lavoratore.
  • Decesso del datore di lavoro, se persona fisica o artigiano, a meno che l’attività non venga trasferita a terzi.
  • Cessazione dell’attività aziendale o mancata transizione legale dell’impresa.

2. Raggiungimento dell’età pensionabile

Quando il lavoratore raggiunge i 65 anni e dispone di almeno 15 anni di contributi pensionistici, il rapporto si conclude automaticamente, salvo diverso accordo tra le parti.

3. Risoluzione Consensuale

Quando il datore di lavoro e il dipendente concordano di cessare il rapporto, si può adottare una risoluzione consensuale, che non richiede il rispetto del preavviso. In questo caso, i termini di cessazione vengono definiti liberamente.

4. Licenziamento o Dimissioni

Queste rappresentano le modalità più comuni di risoluzione e si dividono in:

  • Licenziamento regolare, che richiede il rispetto del preavviso.
  • Licenziamento straordinario, che non richiede preavviso e si applica in circostanze eccezionali.
  • Dimissioni regolari, in cui il lavoratore può cessare il rapporto con un preavviso concordato.
  • Dimissioni straordinarie, applicabili in casi eccezionali e senza obbligo di preavviso.

Licenziamento Regolare

Il licenziamento regolare prevede un obbligo di preavviso da parte del datore di lavoro o del lavoratore. Può essere motivato da:

1. Motivi Aziendali

Questi includono:

  • Riorganizzazioni interne.
  • Innovazioni tecnologiche che riducono la necessità di manodopera.
  • Problemi economici che impongono una riduzione del personale.

2. Motivi Personali

Legati alle caratteristiche del dipendente, che non soddisfa più le esigenze del ruolo.

3. Violazioni Contrattuali

Il lavoratore può essere licenziato per mancato rispetto delle disposizioni contrattuali, comportamenti scorretti o altre inadempienze.

4. Insoddisfazione Durante il Periodo di Prova

Se il lavoratore non supera il periodo di prova, il datore di lavoro può risolvere il contratto con un preavviso minimo.


Licenziamento Straordinario

Il licenziamento straordinario si verifica in presenza di circostanze gravi, come:

  • Violazioni particolarmente gravi degli obblighi contrattuali.
  • Situazioni che rendono impossibile la prosecuzione del rapporto lavorativo.

Non è previsto alcun obbligo di preavviso, ma la decisione deve essere formalizzata e consegnata per iscritto.


Durata del Periodo di Preavviso

La durata del preavviso varia in base all’anzianità di servizio presso lo stesso datore di lavoro. La Tabella 2 del documento illustra chiaramente questi termini:

Anzianità

Durata del Preavviso

Meno di 1 anno            2 settimane

1-2 anni                          1 mese

2-5 anni                          1 mese e 2 settimane

5-10 anni                        2 mesi

10-20 anni                     2 mesi e 2 settimane

Oltre 20 anni                3 mesi

Oltre 20 anni e 55 anni di età    4 mesi

Riduzioni ed Eccezioni

  • Licenziamento per cattiva condotta: i termini sono ridotti della metà.
  • Lavoratori con disabilità: il preavviso è esteso di un mese, salvo che il licenziamento sia imputabile al dipendente.
  • Periodo di prova: il preavviso è ridotto a una settimana.

Inizio del Periodo di Preavviso

1. Decorrenza

Dal 2023, il periodo di preavviso decorre dal giorno successivo alla consegna della notifica scritta di licenziamento, in conformità con la disposizione dell'art. 121° comma 1 della Legge sul Lavoro (Gazzetta Ufficiale, n. 93/14, 127/17, 98/19, 151/22, 46/23 e 64/23.)

2. Eccezioni

In alcune circostanze, il preavviso non inizia immediatamente:

  • Malattia temporanea: il preavviso decorre solo al termine del congedo medico.
  • Gravidanza o congedi parentali: il preavviso è sospeso fino alla cessazione di tali diritti.

Sospensione del Periodo di Preavviso

Il preavviso può essere sospeso in presenza di specifiche circostanze:

  • Congedo per malattia: il periodo riprende al termine del congedo.
  • Congedi parentali o gravidanza: il periodo si sospende fino alla conclusione di tali eventi.

In caso di liquidazione aziendale, il preavviso continua a decorrere regolarmente.


Calcolo e Termine del Periodo di Preavviso

Il calcolo del preavviso segue il calendario civile:

  • Termini in giorni: decorrono dal giorno successivo alla notifica e terminano alla mezzanotte dell’ultimo giorno.
  • Termini in settimane o mesi: terminano il giorno che coincide per nome e numero con il giorno di inizio.

Se il termine cade in un giorno festivo, esso si proroga al primo giorno lavorativo successivo. Tuttavia, la domenica non influisce sul termine.


Obblighi alla Fine del Periodo di Preavviso

Alla scadenza del preavviso:

  1. Il datore di lavoro deve cancellare il lavoratore dall’assicurazione obbligatoria entro 24 ore.
  2. Deve restituire i documenti del lavoratore e rilasciare un certificato di servizio entro 15 giorni.

Licenziamento Durante il Periodo di Prova

Il periodo di prova offre alle parti l’opportunità di valutare l’idoneità del lavoratore. Se il rapporto viene interrotto per insoddisfazione, il preavviso minimo è di una settimana. Tuttavia:

  • Le disposizioni generali sul preavviso non si applicano.
  • Eventi come malattia o gravidanza non sospendono il periodo di preavviso.

Rinuncia al Periodo di Preavviso

Il lavoratore può rinunciare al preavviso solo dopo aver ricevuto la notifica di licenziamento. Per farlo, è necessaria:

  • Una dichiarazione scritta da parte del lavoratore.
  • Il consenso del datore di lavoro.

La rinuncia anticipa la cessazione del rapporto lavorativo, rendendo il giorno della dichiarazione l’ultimo giorno di lavoro.


Conclusione

Il periodo di preavviso è un elemento fondamentale nella regolamentazione dei rapporti di lavoro, rappresentando un equilibrio tra i diritti del lavoratore e le necessità organizzative del datore di lavoro. Le norme croate offrono un quadro chiaro e flessibile, che consente di adattare le disposizioni generali a specifiche circostanze lavorative.

Se avete delle curiosità o volete porre delle domande non esitate a scriverci o contattarci !